Per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e per il pagamento di forme di assistenza domiciliare, fino ai tre anni, in caso di gravi patologie croniche, i genitori possono beneficiare del bonus asilo nido, rimasto in vigore anche dopo l’introduzione dell’assegno unico che ha sostituito una serie di misure a sostegno della genitorialità.
Nel caso dell’asilo nido si tratta di un rimborso per le rette effettivamente pagate e per le quali è stata effettuata la prenotazione dei fondi a disposizione tramite domanda, nel caso dell’assistenza domiciliare l’INPS eroga un contributo in un’unica soluzione.
L’agevolazione consiste in un rimborso per le rette effettivamente pagate e per le quali è stata effettuata la prenotazione dei fondi a disposizione tramite domanda.
Tutti i genitori ne hanno diritto, senza limiti di reddito, ma sulla base della condizione economica si stabilisce l’importo massimo del beneficio: le cifre più alte spettano a chi ha un ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, più alto fino a un massimo di 3.600 in presenza di specifiche condizioni.
È possibile richiedere il bonus asilo nido in presenza dei seguenti requisiti:
- la richiesta deve arrivare da colui o colei che sostiene il pagamento della retta e che deve far parte del nucleo familiare del minore;
- nel caso del contributo per l’assistenza domiciliare la residenza del bambino o della bambina e del genitore che richiede l’agevolazione devono coincidere.
Possono presentare domanda all’INPS anche le categorie che seguono:
- stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati a cittadini italiani;
- titolari di Carta blu, “lavoratore altamente qualificato”;
- lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quale gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e questi Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
- lavoratori autonomi titolari di permesso, per il quale l’inclusione tra i potenziali beneficiari è motivata dalla circostanza che la norma non discrimina il lavoro autonomo da quello dipendente;
- persone in possesso dei seguenti permessi:
- lavoro subordinato di durata almeno semestrale;
- lavoro stagionale di durata almeno semestrale;
- assistenza minori;
- protezione speciale;
- casi speciali;
- residenza in Italia.
per verificare la possibilità di beneficiare del bonus asilo nido, non basta che i genitori rispondano ai requisiti richiesti. È necessario che anche le strutture che ospitano i bambini o le bambine rispondano a precise caratteristiche.
Via libera per le rette pagate agli asili nido pubblici. Mentre gli asili nido privati devono rientrare nella definizione fornita dall’INPS con la circolare numero 27 del 2020:
Nel caso, invece, del contributo per assistenza domiciliare, è necessario avere un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta che metta nero su bianco “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica” per l’intero anno.
Per calcolare gli importi del bonus asilo nido bisogna considerare diversi fattori, primo fra tutti la condizione economica del nucleo familiare che viene verificata tramite l’ISEE minorenni.
Valore del bonus asilo nido 2024 | ISEE minorenni | Importo mensile |
---|---|---|
3.000 euro | Fino a 25.000 euro | 272,70 euro per 11 mensilità |
2.500 euro | Da 25.001 a 40.000 euro | 227,20 per 11 mensilità |
1.500 euro | Da 40.001 | 136,30 euro per 11 mensilità |
In linea con le novità inserite nella Legge di Bilancio, dal 2024 l’importo massimo arriva a 3.600 euro per le famiglie che rispondono ai seguenti requisiti:
- si richiede l’agevolazione per un figlio nato dopo il 1° gennaio 2024;
- nel nucleo familiare c’è già almeno un altro figlio di età inferiore a dieci anni;
- il valore di ISEE non supera i 40.000 euro.
In assenza dell’indicatore valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, è possibile beneficiare del valore minimo di 1.500 euro.
In caso di presentazione successiva di un ISEE minorenni valido, però, a partire da tale data, si calcola l’importo maggiorato.
Il bonus asilo nido non è cumulaibile con la detrazione per il pagamento delle rette.
Per il contributo di assistenza domiciliare valgono gli stessi importi, considerati nel complesso, senza la distinzione delle mensilità perché viene erogato in un’unica soluzione.
Per ottenere il rimborso delle rette il genitore che sostiene il pagamento deve fare domanda all’INPS.
Chi intende procede autonomamente tramite il servizio online, in alternativa è possibile rivolgersi a un Patronato, prima di tutto deve accedere tramite le seguenti credenziali:
- SPID;
- CIE, Carta d’Identità Elettronica;
- CNS, Carta Nazionale dei Servizi.
Una volta all’interno, cliccando sulla voce “Inserimento” si crea una nuova domanda.
Effettuato l’accesso, sarà possibile procedere con la compilazione della richiesta per ottenere il bonus asilo nido 2024.